
Il Light Painting è una tecnica che permette di realizzare immagini uniche ed irripetibili senza bisogno di set complessi o attrezzature costose: occorre creatività, buon gusto e una semplice torcia elettrica ma anche un cellulare, un accendino…qualsiasi cosa emetta luce per pennellare gli oggetti su un set completamente buio.
Fotografia deriva dalle parole greche Phos (luce), e Graphis (grafia, scrittura) e significa quindi “scrivere con la luce”. Cosa si usa più comunemente per disegnare e dipingere? Un pennello! E per disegnare con la luce, serve un “pennello di luce”.
Ecco quindi il significato del “Light Painting” ossia “Dipingere con la luce”: è una tecnica fotografica che permette di utilizzare la luce come fosse un pennello nella mano del fotografo, che con abilità andrà a creare forme e volumi grazie a “pennellate di luce”.
Andiamo a vedere dunque come impostare tutti i parametri della nostra reflex e come allestire un piccolo set fotografico.
Si parte da una stanza completamente buia, posizioniamo un telo nero sullo sfondo e prendiamo un tavolo dove appoggiare i nostri oggetti. Prendiamo la nostra torcia e incolliamo una striscia di cartone rivestita di nero all’estremità per far diminuire il fascio di luce ed evitare che compaia in foto. Posizioniamo la nostra reflex sul cavalletto.
Impostiamo adesso la nostra reflex seguendo questi parametri:
- Iso al minimo da 100 a 200;
- Tempi dai 20” ai 30”, in alcuni casi utilizzeremo la posa B (bulb). La posa B consente di mantenere aperto l’otturatore della fotocamera per tutto il tempo stabilito dal fotografo, quindi anche per tempi superiori ai 30 secondi normalmente selezionabili con la fotocamera. Quando si imposta la posa B l’otturatore rimane aperto dal momento in cui si preme il pulsante di scatto al momento in cui lo si rilascia. L’opzione per la posa B si trova sulla ghiera dei modi delle fotocamere reflex. In alcuni modelli entry-level e in alcune mirrorless e bridge la posa B potrebbe essere selezionabile solo da menu. La maggior parte delle fotocamere compatte non consente di impostare la posa B. La posa B serve essenzialmente a scattare con tempi di esposizione più lunghi di 30 secondi. Di solito quindi tale opzione si usa di notte, quando occorrono pose di diversi minuti per riprendere una scena;
- Apertura elevata del diaframma per ridurre la quantità di luce e aumentare la profondità di campo, il mio consiglio è di sperimentare l’apertura da f/11 in poi ,sia per avere una maggiore profondità , che per rendere le pennellate più nitide e ridurre i rischi della sovraesposizione;
- Impostiamo la messa a fuoco sulla scena , dopodiché disabilitiamo l’autofocus in modo da evitare che al momento dello scatto intervenga(essendo al buio non riuscirebbe a mettere a fuoco!).
A questo punto siete pronti per scattare , prendete la vostra torcia spegnete la luce e scattate al buio completo. Nei 30” di scatto pennellate con la luce i vostri oggetti , fate più prove per trovare il modo migliore , un consiglio è quello di pennellare con la luce principalmente da un lato in modo da creare luci meno piatte passando però per tempi brevi su tutte le parti del soggetto.
Ha molta importanza la scelta degli oggetti e la reazione della luce su di essi.
Un soggetto scuro rifletterà la luce molto meno di uno chiaro, così come un materiale lucido rifletterà molto di più di uno opaco.
E’ possibile controllare l’illuminazione modulando la velocità della pennellata: più ci muoviamo lentamente più il soggetto sarà luminoso, invece, passaggi rapidi daranno un effetto più tenue.
Una delle regole più importanti per l’utilizzo di questa tecnica sta nel fatto che la morbidezza della luce è determinata in gran parte dalla dimensione della fonte luminosa e dalla lontananza della stessa dagli oggetti di scena.
Attenti a non passare troppe volte il fascio di luce sullo stesso oggetto , perché rischierete sovra-esposizioni e bruciature , ecco perché è importante stabilire un percorso di illuminazione.
Sono le ombre che danno tridimensionalità agli oggetti, per cui va posta molta attenzione alla direzione e all’inclinazione dei fasci luminosi affinché siano “modellanti” e non appiattiscano i volumi.
Questa tecnica non ha regole ferree ed il risultato è del tutto personale e assolutamente imprevedibile: non avrete mai due scatti identici uno all’altro, saranno sempre unici ed irripetibili.
E’ una delle magie di questa tecnica: permette di realizzare uno scatto unico, come un quadro ma dipinto con la luce. Potrete ottenere molto con poco.
Allo stesso modo si può usare la tecnica del light painting anche per foto in esterno, per illuminare un paesaggio di notte, servirà una lampada più potente, poi si procederà esattamente allo stesso modo.
Si possono ottenere dei risultati davvero stupefacenti.
Antonio Battiato